lunedì 18 novembre 2013

Caribbean, il lato pigro

 

L'arrivo non e' stato esattamente caraibico. Notte. Pioggia e grosse pozzanghere sulle strade non asfaltate e non illuminate. L'atmosfera e' antica. Nessun complesso turistico, niente albergoni, niente musica gringa sparata a palla. Piuttosto casettine  basse  dipinte in techicolor, reggae suggerito dai bar e mai imposto, biciclette, un sacco di cani sciolti... E nessuna regola apparente. I grossi suv ci sono, ma sono dei locali (spacciatori?) e parcheggiano a un metro dalle onde, sotto le palme. Scendono grosse casse di birra e parecchie bottiglie di whisky. Pero' nessuno prevarica. Fa da bandiera morale il cartello dentro l'emporio sulla spiaggia gestito da un apparente millenario: 'non si può fumare erba all'interno. All'esterno si'. Grazie'.  Garbatamente  trasgressivo. 
Insomma Puerto Viejo vive e non si lascia corrompere più di tanto. Un posto dove potrei stare. il tempo sembra costantemente meravigliato  di scorrere. Il tramonto sull'acqua. La chiacchiera con la barista sudafricana. Le birre appoggiata a una palma. I colibri sui banani a riva. Non abbiamo fatto nulla di nulla oggi. Solo girellato, chiacchierato, sorriso in giro, valutato iniziative.
Prime Impressioni a caldo.

Nessun commento:

Posta un commento