lunedì 28 aprile 2014

Il mondo di roma

Andre, ragazzone tedesco nemmeno ventenne alto 2.05 metri,  e Nicole, poliziotta canadese  giramondo, sono venuti a trovarmi a Roma. Una 'coda' del Costa Rica in Italia. Nonostante la differenza di età, vite, nazioni/continenti abbiamo ritrovato subito la sintonia. Con parecchi esilaranti scenette, però', che non meritano il dimenticatoio.

Palma d'oro, secondo me, ad Andre'. Prima di arrivare al Pantheon gli stavo dicendo che ha un buco al centro della cupola e lui, indignato e con efficienza tutta teutonica, mi ha chiesto "perché non lo riparate?". Eh, questi italiani infingardi... A suo merito, devo dire che, qualche giorno dopo e a visita avvenuta, ha ripreso il discorso per prendersi in giro da solo... E tuttavia non ha ritenuto degna di nota la vista da Trinità dei Monti. A Nicole ha assicurato che "non valeva la pena di fare quella salita per il panorama". Per non parlare di Caravaggio, questo sconosciuto. Nemmeno il riferimento iper moderno a Dan Brown ha smosso i recessi della storia. Nicole, invece, si è limitata a chiedersi "perché questo nome mi dice qualcosa?".
 Ma insomma, in realtà i ragazzi si sono mostrati entusiasti e curiosi.
Nicole ha dato il meglio di se' con il sole. Che pure non e' stato affatto abbagliante. Nonostante ciò, lei in una mezza giornata trascorsa tra Fori imperiali e Colosseo, e' riuscita a ustionarsi al massimo,livello. Così girava per la città con uno scollo rosso pomodoro da non credersi. E tuttavia il 25 aprile ha fatto il bagno a Fregene, restando in acqua buoni dieci minuti. Canadesi pazzi, era assolutamente l'unica in tutto il litorale....

Subito vorrei affrontare il capitolo cibo. Liquidato lo  sconcerto per il fatto che gli italiani non mangiano solo spaghetti all'aglio, e' cominciato il viaggio nel mondo delle carbonare, gricie, amatriciane. Senza parlare delle meraviglie dei supplì con vista dal Gianicolo, o della sorprendente semplicità di una pizza Margherita senza sovrapposizioni di ananas, salame e quant'altro la perversione gastronomica ha partorito andando in giro per il mondo. La gastronomia italiana ha ripreso il suo posto. Un po' meno le mie finanze che dal mio frigo hanno visto scomparire tonnellate di succhi di frutta, yogurt, coca cola a velocità impressionante.

Nel vagabondare per Roma, però', ho notato che il trattamento per i turisti e' assolutamente abominevole. Ora, i visitatori non dovrebbero essere il capitale della capitale? Vengono, spendono, tornano a casa e recensiscono i posti dove sono stati. Concetto semplice: se sono stati bene, consigliano e spargono una voce benevola. Altrimenti, pollice verso... Bene, a parte pochissime eccezioni, il centro e' dedicato a razziare sistematicamente i turisti come se non ci fosse un domani. Atteggiamento ancora più evidente visto che cambiava di colpo quando aprivo bocca e dicevo di essere di Roma. Di colpo, i prezzi scendevano, il trattamento diventava civile, il servizio al tavolo restava entro cifre accettabili. Ma che vergogna.