sabato 20 settembre 2014

La valle delle farfalle in mezzo ai monti



Arrampicata in cima a un monte c'è una valle. Evvabbe', si, si può fare. Sembra un controsenso. Ma sembra solo. Visto che a Paros tale peculiarità esiste davvero. Tra Parikia e Aliki, a mezza strada più o meno, ci si arrampica sul monte a sinistra, brullo assai, e dopo un po' di zig zag, superato un monastero tutto bianco, parecchie buche fonde e sassi aguzzi e dispettosi, ecco la Valle delle farfalle. Che, poi a dirla davvero tutta, non sono proprio farfalle, ma falene. E sono parecchio permalose e suscettibili, visto che in loro presenza non si può fare nulla proprio nulla o si offendono e, pare, potrebbero decidere  di estinguersi, con conseguenze inestimabili (in senso catastrofico) per l'umanità. Tanto per dire. 


Qui te la raccontano così. E se si pensa alla storia del battito di farfalla che ha cambiato la storia della terra, o addirittura dell'universo... You never know... Quindi: non fischiare, non battere le mani, non scuotere gli alberi. Niente. Ci si può soltanto aggirare per una decina di minuti in questo giardino, dove effettivamente, le farfalle-falene sono moltissime e basta solo camminare felpati per farle alzare in volo a frotte. 

Qui ne ho beccata una sola però 

Quando sono a riposo, le panaxia quadripunctuaria sembrano foglie marroni con venature bianco-gialle e disegnano sulle foglie verdi. Ad ali spiegate sono rosse e marroni. Simpatiche, alla fine. E vivono solo da giugno a settembre. Il resto dell'anno lo impegnano a riprodursi e crescere. 

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