mercoledì 10 dicembre 2014

La stagione delle ambasciate (2)



Discorso a parte merita il ricevimento all'ambasciata del Kazakhstan. Questo è il primo anno che vado. L'ambasciata è un po' fuori, tanto che ti fanno posteggiare nel parco, in un'area grande quasi come quella di Porte di Roma, blindata da un robusto servizio di sicurezza, incline alla cura del dettaglio. Tipo: le vetture vanno allineate tutte alla stessa distanza e non importa se sono scatolette o maxi suv. Un lavoro complesso, insomma... 
Il parterre dimostra l'importanza strategica di questo paese così come la sua ingenuità culturale che gli fa omaggiare un corvinissimo Albano, Pupo e Riccardo Fogli, mentre c'erano anche Lapo Pistelli e Michele Valensise. Ovvero il viceministro degli Esteri,  assai quotato e accreditato, e il segretario generale della Farnesina. I due li ho visti solo qui, in questa girandola di ambasciate, a sottolineare l'ottima qualità delle relazioni tra Italia e Kazakhstan: siamo il loro terzo partner commerciale, mica da poco. L'entusiasmo del “vulcanico ambasciatore” a Roma è tangibile. 

Peraltro parla un ottimo italiano e fa quindi un discorsetto per esaltare il suo paese. “Siamo giovani e ambiziosi,vogliamo cambiare il mondo intero con la nostra energia”, ammette senza reticenza con l'occhio a Expo 2017 da organizzare proprio ad Astana. D'obbligo la versione  integrale dei due inni nazionali e poi buffet aperto. 
Del cibo kazako ho già parlato. Non ne sono una entusiasta, va. Servizio impeccabile, apparecchiatura senza sbavature, la peculiarità sta nel susseguirsi di vassoi e proposte gastronomiche sui tavoli senza un apparente criterio. Dolcetti natalizi accanto a bolliti, fritti all'italiana vicini a mini creme caramel e similia. Una risposta a ogni domanda. 


L'importanza della musica per i Kazachi è soddisfatta da una piccola band con cantante italiana. Al Bano, Pupo e Fogli si tengono lontani dal microfono, ma si concedono a qualche selfie.


Molto diverso il clima natalizio creato dall'ambasciata di Svezia, che ha articolato i suoi festeggiamenti in quattro punti della città. Curioso, ma fino a un certo punto, lo sponsor Ikea. Naturalmente non si tratta di un ricevimento, che era a parte,  ma di una specie una tradizione popolare. Non a caso è molto frequentata da svedesi. A piazza di Pietra hanno allestito un quadrilatero di tavoli rossi dove donne incoronate d'argento servono biscotti allo zenzero e cannella con vino profumato e caldo. Forse più tardi avranno anche cantato e acceso candele, ma io avevo troppo freddo e anche un appuntamento e me ne sono andata. 



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