venerdì 24 giugno 2016

Fare futuro in piccole dosi



E poiché il futuro banalmente si nutre di piccoli passi, Ght (Global Health Telemedicine, per chi ancora non lo sapesse) raccoglie fondi e diffonde se stessa anche attraverso occasioni di incontro, che sono anche opportunità di scoprire bellezze di Roma. Che ce ne sono tante, ma poi va a finire che ce ne sono di più. Metti per esempio Santa Prisca. Sta all'Aventino, in quel gruppo di meraviglie sul colle e oltre alla chiesa possiede un giardino spettacolare, dove ieri Ght ha riunito un po' di amici. Niente di formale, niente discorsi, no indottrinamenti. 


Tavoli di burraco, un buffet mai sguarnito e chiacchiere sorridenti. Si parla molto di Africa, interesse e passione comune, ho sentito storie brutte e belle, alcune commoventi (ma le scriverò a parte), ho assediato di domande i veterani di questa avventura. C'erano alcuni dei medici che offrono i teleconsulti e i racconti si accavallavano. Perché poi loro in Africa ci vanno anche a curare “dal vero”. La cosa che colpisce sono i legami che si creano. Ciascuno di loro ricorda non solo patologie e pazienti, ma anche le loro storie personali, i nomi, quali foto hanno colto momenti pieni. Insomma, l'entusiasmo fa da cemento forte e assicura buon vento all'impresa. E che avrebbe tutt'altro carattere senza Elena, alchimista di fatti e idee, sempre un sorriso e una iniziativa avanti, sta progettando nuove attrattive per portare altra acqua al mulino di Ght e quindi della salute in Africa. 


1 commento:

  1. sempre grazie... va a finire che mi ci segno anch'io a questa GHT. Mich. B

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