domenica 11 giugno 2017

Fit, slim & detox. Day 5



Penultimo giorno. Poiché é domenica, la routine ha subito qualche cambiamento. A parte la lezione di yoga alle 7.30, perfetta per smaltire il bibitone di acqua calda ( ma non bollita, per carità) con limone e ginger che è obbligatoria appena svegli per innescare la disintossicazione quotidiana. Devo dire che  yoga comincia a piacermi. Soprattutto per la sua qualità di distendere i muscoli, che sento utilissima per il resto dello sport. E una sfida per legamenti e giunture. 
Subito dopo colazione, una inaspettata quanto gioiosa frittata alta e piena di verdure, che sospetto avanzate dalle ricette dei giorni precedenti, il trekking day. Una occasione per vedere un po' i dintorni, che sarebbero bellissimi se fossero stati più rispettati. 


Comunque, siamo partiti in dieci (anche tornati, eh) muniti di acqua e uno snack di semi diversi pressati tra loro con qualche amalgama non decifrato. Una passeggiata nei boschi di macchia mediterranea di una decina di chilometri, su  fino in cima alla montagna e ritorno. Certe parti belle ripide, ammetto. Quasi mi sembrava di essere tornata a BarraHonda in Costarica. Fitte di nostalgia. Come sempre, c'era chi andava veloce e qualche, diciamo, fuori forma. Però il clima generale é stato piacevole, si è creato un amalgama non forte, ma rilassato. 


Le tre scozzesi, Mary, Fiona e Diane, sono una forza. Specialmente Mary che spara battute a raffica. Io ne capisco un terzo, ma questa è una storia triste che non racconterò. Poi ci sono le super sportive, Louise e Sharon. Loro devono sempre fare '+uno'. Andy, l'australiano parla poco, ma è simpatico. Ultima della brigata montanara Ruki (o qualcosa del genere), la dottoressa angloindiana, saccente e protagonista, che ha rallentato tutti. Però il fatto che sia venuta depone a favore del suo coraggio. 
Giacché ci sono presento anche gli altri della brigata. Peter anche lui anglo indiano, dopo anni di lavoro adesso non fa niente. Attaccabottoni di prima classe, deve essere parecchio solo. Ha la mania insensata di sparecchiare, impilando i piatti di tutto il tavolo senza alcuna ragione. Molto calme e riservate, Daniela e Kathy, se la prendono comoda e non partecipano a tutte le attività. Poi c'è Jill, che è venuta da sola e ha una bambina di 8 anni. Jillian di cui non so nulla, solo che è flessibile come nessuno. Le ultime due sono irlandesi, sempre sorridenti e gentili, Helen e Lauren. 
Ecco fatto. Non è che io abbia interagito moltissimo con loro, però, non ci sono stata nemmeno male. 
La serata si è conclusa con una mancata lezione di pilates, sostituita dal broccolone che ci insegnato a battere le mani sulle anche per toccarci i piedi con le dita un paio di giorni fa. Lui si è dilungato per un'ora interna su come eseguire uno squat perfetto. Tutta teoria e niente pratica. Avremo fatto 8 ripetizioni in tutto il tempo. Ovviamente a regola d'arte, ma volevo morire di noia e le altre pure, a parte Sharon e Louise che si sono entusiasmate a tal punto che stavano per perdere la cena. A un certo punto é perfino andato a prendere una sedia, per dimostrare che senza saper eseguire lo squat, non ci può nemmeno sedere in maniera propria. 

Menù del giorno.
Breakfast: frittata primavera 



Lunch (al sacco): insalata mista con pollo piccante 
Dinner: zuppa di zucchine e menta 
        lasagna di lenticchie, carote e formaggio gratinato (per il peso                specifico vedere alla voce piombo) 


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