domenica 6 settembre 2015

Conversazione di campagna



In Sabina per il week end. Entro in un alimentari nella piazza del paese. Negozio ampio, moderno ma con spazi vuoti. "Vorrei delle uova", chiedo al vecchietto dietro al bancone. Lui mi guarda e tentenna. Già mi immagino che mi dica "no, non le ho”. Un classico della zona. 


E lui: “ehm, ho solo uova delle galline...”. 
“Prego?”
“Delle galline. Non confezionate....”
“Meglio, no?”
“Mah, non si potrebbero vendere...”
“No, no, le prendo volentieri”, mi preparo intrepida infrangere le leggi comunitarie. 
Lui meticoloso scava dentro a un panno, estrae  un involucro e lo svolge. Dopo strati vari sbuca il classico contenitore per uova in cartone grigio. 
“Ma sono fresche? Di quando sono?”, domando. 
“Della settimana. Ecco, vede? C'è il giorno in cui sono state deposte”.
E, in effetti, ogni uovo è contrassegnato da una scritta a matita con una data. 
Compro -e consumo- con grande soddisfazione. 
Ma che ne sa la Ue di questi mondi? 


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