Voglio chiudere l'anno con un racconto positivo quanto inaspettato. Ovvero, eppur si muove...!!!
Passaporto nuovo, carta di identità, aggiunta del cognome della madre a quello del padre. Ovvero una full immersion nella burocrazia. Romana per di più. Tre mostri che erano in agguato da parecchio tempo e mai mi decidevo ad affrontare. E invece, in mezza mattinata, dico 'mezza mattinata', ho fatto tutto. Senza raccomandazioni, vie preferenziali, artifici di alcun genere. Insomma, la burocrazia di Roma funziona. Non è uno scherzo, ma una sorpresa. Certo, avevo tutto l'occorrente a portata di mano, fotografie, conti correnti, marche da bollo. E tuttavia, non ho potuto fare a meno di rimanere basita. Giorni di Natale, va bene. Ma se c'è meno gente in giro anche gli impiegati saranno a ranghi ridotti, no?
Primo step la mia carta di identità. Delegazione del II municipio, ore 9. L'impiegata addetta alle informazioni, gentile e competente, mi da un modulo da riempire e prendo il numero. Sono le 9.16. Il mio 'appuntamento' allo sportello è alle 9.33. Nel frattempo Flaminia, alle prese con la volontà di aggiungere il mio cognome al suo va all'ufficio Rapporti con il pubblico. In un batter d'occhio ha tutte le coordinate per risolvere il problema: istanza alla Prefettura, marca da bollo di x euro (non mi ricordo), documento di identità. All'idea della Prefettura mi si fa notte... Figuriamoci... Inferno dantesco, come minimo...
Nel frattempo scoccano le 9.33 e alle 9.34 mi chiamano. In 10 minuti la mia carta di identità è pronta e possiamo passare alle due pratiche successive.
Per il passaporto avevamo già tutto il necessario. Quindi: posto di polizia al Collegio romano. Zero attesa. Due poliziotti, una donna è un uomo, gentilissimi, prendono i documenti. "Devi ripartire il 30 dicembre? Oggi è il 22... ". Già prospettavo un ritorno in Uk con carta di identità e relativi problemi con la security britannica, già parecchio meticolosa di suo è resa appena un po' più intollerante dai recenti avvenimenti. Invece, le parole magiche: "nessun problema, torna il 29 mattina e il tuo passaporto sarà pronto". E sono stati pure di parola! Tempo per entrare in commissariato ed espletare la cosiddetta pratica: 20 minuti.
Galvanizzate dalla fortuna, affrontiamo di piglio la Prefettura. E pure qui, miracolo a Roma. Ufficio Rapporti con il pubblico professionale e cortese. Consegnamo l'istanza in quattro e quattr'otto. Non mi pareva vero! Certo, per avere il 'responso' ci vorrà circa un anno, ci hanno detto... Evvabbè, suvvia, nessuno è perfetto...