Sono stata all'auditorium a vedere la mostra The art of the brick, ovvero una carrellata di opere di vari soggetti costruite con il Lego. Molto bravo, questo tizio, Nathan Sawaya, avvocato americano che ha abbandonato la professione in favore del Lego al grido di “mi voglio divertire” (o qualcosa del genere, il succo è questo). Lui ci è proprio riuscito, direi.
Di talento, certamente. Ingegnoso e creativo. Si applica su quadri e statue. Riproduce opere famose come l'Urlo di Munch o La ragazza con l'orecchino di perla, oppure statue dell'antica Grecia e dell'impero romano. Le tre dimensioni, quindi, si assottigliano fino a farsi quadro o acquistano la plasticità del tutto tondo.
C'è anche qualcosa di originale e moderno come questo nuotatore. O lo spettacolare dinosauro, magnifico come se fosse (quasi) in un museo di storia naturale. Però, però di qui a chiamarla arte, direi che ce ne corre. Lo definirei più 'interessante artigianato'. L'evoluzione degli intagliatori di legno o dei maestri vetrai. E tutto sommato, 16 euro per il biglietto sono davvero troppi. Per cui, ecco un giretto (gratis).
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