martedì 3 aprile 2018

Manì, fusion d'autore



Si chiama Mani -o Manì, vai a sapere, come si vede dalla foto il puntino è ambiguo e potrebbe presupporre un accento- è un ristorante nippo brasiliano di quelli che tra un po' ce ne saranno a bizzeffe perché stanno decisamente diventando di moda. Questo qui, però, è un pioniere e sta facendo le cose per benino. Recensire un ristorante non è la mia specialità, quindi tralascerò i dettagli tecnico gastronomici che non mi appartengono. 


Mi interessa di più dire che si mangia benissimo con accostamenti di ingredienti anche poco Plausibili, ma di certa soddisfazione per palato e mente. E altrettanto sorprendenti sono la cortesia e la disponibilità dei tre che si sono buttati in questa impresa. Sono due ragazzi e una ragazza brasiliani. Si esprimono benissimo in italiano, con quella cadenza un po' esotica che fa subito venire in mente mango, papaya, avocado, sole e tropici. Niente esuberanza sopra le righe, anzi. I tre trasmettono una timidezza venata di imbarazzo di chi è alle prime armi nel rapporto con il pubblico, ma ha rovesciato tutto il suo entusiasmo nella nuova avventura. Così puntano tutto sulla qualità, dei prodotti e del servizio. 
La prima volta che sono entrata, sarà stato metà marzo, il locale era vuoto. Da fuori non si capiva bene se fosse un ristorante o un bar, quindi l'idea era un aperitivo di assaggio. Loro, un po' sconcertati, ci hanno accolto, nonostante sia risultato poi chiaro che è proprio un ristorante e le 19 un orario non esattamente appropriato. 
Nonostante ciò, Aldo e i suoi soci si sono prodotti in autentiche sculture culinarie, meravigliando occhi e palato e suscitando una sorta di euforia estatica. Anche estetica. 


Il motore di Manì è proprio Aldo, chef brasiliano di talento. Ha studiato quattro anni al Cordon Bleu di New York, poi un giro del mondo lavorativo tra Francia, Spagna, Inghilterra e altrove per piluccare il meglio da ogni cultura e ogni cucina. Fino ad approdare a via Salaria, dove opera e crea a vista per la felicità dei suoi clienti. Comunica con il cibo e fa piacere vedere la sua filosofia fare proseliti e riempire poco a poco la sala. Lui progetta. “Abbiamo aperto in fretta, adesso sto studiando equilibri semplici e più economici per il pranzo, e anche i menù cartacei nuovi, più belli, stanno per arrivare”, racconta. Così come le prelibatezze inventate per i vegetariani. O il desiderio di condividere. Ho chiesto spiegazioni su un piatto che si imbandiva su un altro tavolo e lui ne ha preparato un assaggio espresso solo per noi. Insomma, ecco come vorresti essere trattato sempre in un ristorante. 
Ripubblico il post con indirizzo e numero di telefono a grande richiesta 

MANI', LARGO BENEDETTO MARCELLO 203 TEL. 068551114 


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