Si chiama Photo bombing. E' un gioco dispettoso. Nuovo nel nome, antico nella sostanza. Un divertimento abbastanza innocuo conto terzi. In pratica, i ragazzi escono per andare a 'pasticciare ' le foto altrui. Cioè, adocchiano turisti, coppie, amici e si inseriscono a sorpresa e tradimento nei loro scatti. Smorfie e sberleffi, posizioni acrobatiche o irriverenti. Chi è più bravo inventa meglio la sua incursione. Persone o animali che siano ...
A quanto pare, è l'ultima moda. Almeno tra gli studenti inglesi. E non quelli delle primarie, ma gli universitari. La prendono tutti a ridere. Gli intrusi, ove conosciuti, vengono taggati dalle vittime e con le vittime. Si organizzano allegri pomeriggi o serate: “andiamo a fare un po' di Photo bombing”, propongono in alternativa al cinema o il pub. O come extra, visto che ci si può intrufolare nelle foto altrui un po' ovunque. Ci sono veri e propri campioni del settore.
D'altra parte l'estraneo nella foto o nel video, quello che saluta dietro l'inviato del Tg, lo spiritoso che fa le corna al collega, all'amico, al capo di stato vicino c'è sempre stato.La novità, secondo me, è che non è più solo un guizzo estemporaneo, una tentazione irresistibile quanto improvvisa, ma un passatempo codificato. Una abilità 'sociale'. Un altro modo di divertirsi e stare insieme. Esistere di più al tempo dell'immagine.
D'altra parte, ai semafori non vendono più accendini ma prolunghe da smartphone per selfie migliori...
(Foto per una volta da google)
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