giovedì 7 novembre 2013

Vita senza stelle

Questo post e' dedicato ai miei amici che nei week end mi immaginano in  resort a cinque stelle. Ahimè no. Questa e' una vita senza stelle. Al massimo un paio, se proprio decidi di scialare. Oltre a tutte quelle del cielo, of course. 
Viaggiare 'ai minimi termini' presenta alcuni aspetti peculiari. E richiede una buona dose di senso dell'umorismo. 
A cominciare dai rapporti con gli autobus. Spaccano il
minuto alla partenza, ma poi si disperdono in mille fermate ad personam, cosicché l'unica risposta che senti alla richiesta di quando passerà il prossimo bus e'  'ahorita' e cioè 'tra un po'. Vaghissimo. Abbiamo aspettato oltre un'ora un bus che dovrebbe passare ogni mezz'ora ... 
Negli alberghi, la cosa che mi disturba di più sono le  lenzuola e gli asciugamani colorati. Con disegni e fantasie sgargianti, danno la sensazione che la pulizia non sia al primo posto nel pensiero degli albergatori. Ci sarà anche una differenza tra pulizia reale e pulizia percepita, però sta di fatto che io mi avvolgo sempre nel mio bozzolo di seta bianca e faccio in modo che resti sempre bianca. Anche con questa lavatrice. 
Tra gli inconvenienti inevitabili, finestre che non si aprono e porte del bagno (quando il bagno e' in camera, beninteso) che non chiudono. E non c'è verso. Più si tenta e piu sembrano fragorosi i  cigolii che svegliano chiunque. Della doccia sempre fredda ho già parlato, non mi dilungo. Ma che dire delle sfumature di nero/grigio/bluastro del piatto e delle pareti? A vederle si raggrinzano le dita dei piedi. Ho già consumato varie flipflop per non contaminarmi. 
Sempre istruttivo, poi, avere la finestra allo stesso livello del cortile dei bagni comuni. Il via vai e' assicurato a tutte le ore del giorno e della notte. 
Caratteristica di  Barra Honda, invece, il timore costante di trovare insetti, scorpioni, vespe e simili nella stanza, nei vestiti e nelle scarpe. Uno non se ne rende conto finché non esce dal parco e apprezza  il sollievo istintivo
del non dover costantemente stare in guardia da animali di ogni genere. 
Restano un mistero irrisolto,  le zaffate di cucinato che arrivano nella notte. Che poi, la colazione e' generalmente fredda o molto in ritardo. 
Denominatore comune di tutti questi posti,  infine,  le persone che parlano ad alta voce proprio accanto alla tua porta/finestra . È escluso passare una notte nel silenzio. Amici, estranei, personale: tutti si radunano per chissa quale convenzione davanti alle stanze per ridere e chiacchierare.Sempre   dopo mezzanotte. Ma riappisolarsi sul far dell'alba non giova. Alle sette ecco propagarsi nel cortile la passione per la musica degli infaticabili ticos . Magari loro non saranno sempre gli stessi, ma io si!!! 


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