lunedì 2 dicembre 2013

Mondo a sbarre



Vista di una casa gabbia dall'interno. 

Queste sbarre che fasciano le case mi avevano colpito da subito. Ma certo vederle dall'interno e' una bella prova. Sono ospite di una famiglia di Heredia. Non abbiente, ma nemmeno povera. Diciamo che, volendo, c'è parecchia strada da fare sulla via dei confort e delli spazio personale, ma se la cavano.  L'ossessione  per la sicurezza però  e' allarmante. Va bene che i ladri sono entrati 5 volte (mi domando perche', francamente...) ma sembra essere mentalità generale.
Nelle stanze degli hotel le tv, benché per la maggior parte catodiche e senza appeal,  sono incastonate  in strutture di acciaio tipo gioielli della corona. 
In macchina le portiere si chiudono automaticamente e le borse si nascondono sotto il sedile anche per brevi tragitti.  Le auto sono anche dotate di un pulsante interno che fa scattare un allarme sonoro tipo antifurto se si è in pericolo. 
Mi sono seduta in un bar. La sala ha una grande porta finestra aperta. Ma e' sbarrata da una saracinesca-grata piuttosto ostile. Ed e' domenica mattina, a due passi dal parco e dalla chiesa. 
Bar di Heredia la domenica mattina 
 
I miei amici canadesi che vivono a san Jose' da vent'anni mi hanno invitato a cena. E a dormire da loro perché tornare in hotel di notte anche con un taxi ufficiale e' troppo rischioso, dicono. 
Precauzioni sicuramente giustificate, ma allora ho traversato questi 3 mesi come Alice nel paese delle meraviglie? Va bene che questa e' la metropoli, ma insomma...  A Barra Honda ho lasciato la chiave fuori della porta anche di notte e anche nei week end che sono andata via.. 



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