lunedì 11 agosto 2014

Il mondo di ieri - Anna, la cuoca



Un post piccolo piccolo per rendere omaggio a Anna, la cuoca dei miei nonni, che io ricordo appena. Non so bene, quindi, se gli aneddoti che ho fissati ,sono miei o indotti. Comunque ce l'ho in mente  proprio come in questa foto. A parte che, secondo me, in cucina indossava una cuffietta o simili. 
Di sicuro me la ricordo il giorno che, tornati a Roma dalle vacanze, scoprimmo la casa infestata dalle pulci. Davvero impressionante. Ma poiché la colpa era dell'amato boxer Blitz, Anna non protesto' minimamente, ma si mise a disinfestare. Un rarissimo caso. Però, Blitz, che viveva sotto il grande lavello di marmo in cucina, poco dopo fu allontanato. 
Anna cucinava e cucinava. D'altronde, era cuoca...  E di certo non puliva. Famosa per alcune caratteristiche   che sono rimaste nel lessico e nelle leggende di famiglia. Per esempio, le pietanze che 'non scompensano', cioè non bastano mai. Oppure la ultraterrena capacità di  capire se un cibo sul fuoco era salato o sciapo solo sentendone l'odore. Totalmente analfabeta, le ricette si traducevano in cibo solo a occhio, perfino piatti elaborati come i tortellini nel vol-au-vent. 
Ipocondriaca doc, Anna teneva sul ripiano della cucina tre farmaci che riteneva 'salvavita': camomilla, aspirina e valeriana. Mio zio Carlandrea, medico, in casi di gravissima emergenza, le dava la vitamina C, provocando guarigioni miracolose e istantanee. Quando si dice l'effetto placebo. 
Epiche le liti tra Anna e Fraulein. Le due non si sopportavano. Comprensibile. L'una marchigiana di cultura contadina e ruspante, l'altra di radici teutoniche e abituata a viaggiare tra letteratura e principesse. Mondi destinati a cozzare. Dunque, Anna le urlava 'quaddruppeta' (chissà perché), ricevendo in cambio il sanguinoso 'simia'. Offese mortali, che hanno condiviso, credo, per una trentina di anni. 

P.s. Di questo post devo ringraziare mia cugina Matilde Incorpora che a Palermo ha trovato la foto e ha fatto riaffiorare un sacco di sommerso. 

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