venerdì 9 giugno 2017

Fit, slim &detox. Day 3



Day 3 é cominciato con i peggiori auspici. A parte la debacle di Theresa May! ma questo fa parte di un programma detox ben più ampio e arduo del mio. Sole velato e colazione con porridge in salsa di frutti rossi. Una pappa ignobile che forse qualche inglese può trovare commestibile. Ma anche lì non deve essere molto popolare visto che ho notato parecchie facce deluse. 


Interessante il fatto che a parte un paio di battute, le elezioni non sono state argomento di conversazione. Forse erano tutte troppo depresse dalla colazione? 
La sorpresa è stata invece il programma della mattinata. Sulla carta uguale a quello di ieri, invece variato di parecchio. Soprattutto l'allenamento sulla spiaggia. Oggi boxing e high intensive. Bella la sfida fisica, soprattutto con il blu del mediterraneo davanti agli occhi. Sentire che il corpo risponde e reagisce é sempre una bella soddisfazione. 


Ciò al quale sono, e continuo a essere, assolutamente refrattaria è il coté new age. L'agopuntura ieri sera, la lezione di nutrizione oggi, nella quale non ho imparato niente, ma dico niente, di nuovo. A parte che una bistecca al sangue contiene meno calorie di una ben cotta perché il corpo ci mette di più a digerirla. Vera o no, è comunque una informazione soddisfacente per una appassionata di carne cruda. 
Dopo yoga, oggi è stato il giorno del mio debutto in pilates. Non sto a descrivere un tipo di allenamento che mi sa tutti conoscono e hanno provato almeno una volta tranne me. Tra le notazioni di colore, va senz'altro il fatto che naturalmente io respiro immancabilmente al contrario di come andrebbe fatto. Ovvero se un movimento prevede inspirazione e quello successivo espirazione é certo che io lo inverto. E mi trovo benissimo. Il mio corpo trova i collegamenti richiesti del tutto contrari alla ragione e davvero fatico a uniformarmi. Quando ci riesco, di solito si passa all'esercizio seguente e ricomincia la solfa. Seconda considerazione, la mia totale mancanza di equilibrio. Mentre sul resto tengo botta, perfino lo stretching non è così male, mi è impossibile resistere più di un secondo su un piede solo,more non parlare di figure plastiche più articolate. Vabbè, perfetti non si può essere. 


 E per finire Day 3, l'incontro con Jeffrey, l'esperto di mylogenics. Accolto con tutto il possibile scetticismo generale, viste le performance che lo hanno preceduto, anche lui si è posto malaccio. Già la sua specialità non è chiara. Poi ha cominciato con una dimostrazione volta a convincerci che mettere il dito nella piaga fa male ed è dannoso. Una volta assodato questo semplice assunto, é andata un po' meglio. Lavora con i muscoli. E ci ha mostrato un paio di trucchetti interessanti. Tipo: chi sa già che strofinando per 20 secondi le dita sotto agli zigomi si riesce a ottenere un allungamento muscolare delle gambe tale da permettere anche al più legnoso di toccarsi le dita dei piedi? Provare per credere. E sull'onda di questa esperienza miracolosa, é scattata l'ora della ritirata. 

Ps. Ecco il menù di oggi. 
Lunch: 
Spring rolls di melanzane con verdure
Insalata mista varia con ostie di formaggio-non formaggio 


Dinner:
Zuppa di pomodoro e basilico 
Curry di pollo thai 


Non fidatevi delle apparenze: lo stomaco è sempre vuoto!!!

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