Mia madre adora la marmellata di arance. Ne fa un consumo smodato. Ma non quella comprata. No, no deve essere fatta in casa. Da me, ovviamente, lunica con il gene della cucina. L'accumulo dello scorso anno non è stato sufficiente a coprire il fabbisogno di colazioni per 12 mesi. E sono state lamentele... Quindi, appena sugli alberi di Capalbio le prime arance hanno cominciato ad arrossire, mi sono affrettata a raccogliere e ho cominciato ad ammassar barattoli. Domenica ne ho sfornati 18, per un totale di 4 kg di arance.
Sembra niente, ma la preparazione è laboriosa assai. E pure lunghetta.
Infatti vanno prima tagliate le arance fine fine e tolti tutti i semi. Poi se ne stanno a bagno in acqua 24 ore. Un litro per ogni chilo, per la precisione.
La fase due prevede cottura a bollore con stecca di vaniglia e/o cannella per mezz'ora, ripesatura della poltiglia trasparente e aggiunta di altrettanto zucchero. Cuoce ancora 45 minuti durante i quali la marmellata va accarezzata, blandita, sminuzzata. Marmellatizzata, in poche parole. Alla fine, via caldissima nei barattoli che vanno tenuti a testa in giù finché non si fredda il tutto.
Perfino la gatta si è non dico interessata, ma incuriosita...
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