Tra i concetti espressi da Sergio Mattarella nell'incontro con i giornalisti alla Cerimonia del Ventaglio, il 26 luglio al Quirinale, c'è stato l'appello a “contrastare le tendenze alla regressione della storia”. Un monito da inquadrare in un contesto ampio, fatto di diritti calpestati, princìpi violati, regole malamente interpretate e così via. L'arretramento culturale e sociale che stiamo vivendo, Mattarella ce l'aveva ieri davanti agli occhi. Ho “rubato” questa foto all'account Twitter del Quirinale perché mostra plasticamente quanto terreno abbiano perduto le donne in pochissimo tempo. La prima fila é completamente occupata da uomini, notava la vicepresidente dell'Associazione stampa parlamentare, Angela Bianchi, seduta vicino a me.
Di certo la colpa non è del Quirinale o del suo Cerimoniale. Anzi, il Presidente della Repubblica non ha mai mancato di sottolineare, anche nel recente passato, l'importanza della parità e il ruolo delle donne. Le sue celebrazioni per l'8 marzo sono state mai banali e sempre profondamente attente alla questione. I temi scelti per quegli appuntamenti e le personalità femminili invitate a dire la loro e a portare la loro testimonianza prova certa di un argomento sentito e, mi si perdonerà la parola, 'assimilato'.
Il problema non sta sul Colle, ma più giù. Credo si stia ri-diffondendo con contagio rapidissimo. Guardiamo il CSM: addirittura nessuna donna nella nuova composizione. E anche il governo ha una quota femminile molto al di sotto di quelli precedenti. Senza parlare di femminicidi e stupri in impennata. Il tempo dell'indignazione di un titolo, e si passa avanti. Di prevenzione ed educazioni si parla ben poco. E gli interrogatori delle americane che si sono imbattute in due carabinieri diciamo focosi stringono alla gola.
Le donne, dunque, stanno tornando a casa, ai fornelli, ai ruoli sub-subordinati. Un impoverimento aggressivo che non gioverà. E che non è casuale, ma frutto di una precisa ideologia, legata a schemi e valori che sembravano superati una volta per tutte, ma che invece riaffiorano malignamente. Il soffitto di cristallo (che pur sempre soffitto è) é tornato di cemento armato. E le donne che fanno? C'è bisogno di consapevolezza. E mobilitazione. E dissenso plateale. Non votare chi respinge le donne ai margini. E vorrei che fosse chiaro che non è una battaglia solo delle donne. Anche gli uomini dovrebbero ribellarsi e contestare. Non sono ottimista, per la verità. Che dire? Sono sollevata (e triste) che mia figlia non viva più in Italia.