lunedì 2 luglio 2018

Fiori, piante e altri abitanti naturali di Barbados

Il 

Non c'è niente di pericoloso in Barbados. A parte Marcinelle tree, flora e fauna sono amichevoli e i loro rappresentanti locali privi di ostilità. Quindi, niente scorpioni, ragni velenosi, serpenti traditori. Tutto gentile con l'esuberanza tropicale. Per esempio, le lumache qui sono lunghe almeno dieci centimetri e velocissime. E le lucertole, di una specie autoctona, verdissime e curiose. Le finestre si lasciano sempre aperte, i visitatori più fastidiosi sono i mosquitos, quelli sì parecchio alacri nel disturbare, e le formichine mignon, in formato direttamente proporzionale al prurito che sono capaci di regalare. 
Sulle spiagge, formicolano i granchi. Timidi come ovunque, pronti a rientrare nelle loro basi di sabbia fonda al primo movimento, non disdegnano di venire a curiosare intorno se non si sentono osservati. E quando vengono beccati ti guardano un po' in cagnesco, indignati. 



Non parlerò degli uccelli, i loro canti miscelati fanno da sottofondo alle giornate. Le tortore tubano come in tutto il mondo, non la smettono un momento, ma in sinfonia con altri mille cinguettii sorridenti. I fruscii improvvisi tra il fogliame, un chiocciare brusco qui, un movimento d'ala lì, poi, fanno immaginare una vita segreta di pennuti e chissà quali altri invisibili animali. Si percepisce senza cogliere. 
E veniamo alla botanica. Per così dire, visto che non ne capisco niente. Sicuramente c'è il profumo dei caprifogli che ammanta la casa di Peter. Sarà uno degli odori che per sempre assocerò a Barbados. Come è ovvio i tropici sono i tropici e questo significa una matassa di fiori declinata in sculture e miscellanee sempre diverse, con vari frutti più o meno sconosciuti che si appendono qua e là. Ci sono ibiscus di dimensioni gigantesche. Senza arrivare allo spettacolo pirotecnico di Hunte's Gardens, anche il resto dell'isola non se la cava male. Le orchidee, soprattutto, fanno benissimo. La loro specialità è abbracciare gli alberi e vestirne i tronchi. Lavoro che svolgono con il massimo impegno. 


Marcinelle tree, invece, non è così affettuoso. Anzi, è considerato l'albero più pericoloso del mondo, visto che sia rami che foglie e frutti rilasciano un latte urticante che, se a contatto con gli occhi, può causare addirittura a cecità. Qui che ne sono a bizzeffe, ma quelli sulla spiaggia sono contornati di warning, così non ci si può sbagliare e basta starne lontani per evitare ogni effetto decisamente indesiderato. Diciamo che è l'unica spina in una natura pacifica e bonacciona. 



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