martedì 17 luglio 2018

Inghilterra con il sole



Ci vuole un po' di tempo per elaborare un quadro d'insieme di un luogo. Così, scrivo ancora di Barbados, ma stavolta del suo carattere. Dice Peter che è una piccola Inghilterra con il sole sempre in servizio. Il che è vero al cento per cento. Oltre a far parte del Commonwealth, questa piccola isola è in effetti 'britannizzata'in profondità. Tutti parlano inglese come lingua madre e non mi sembra ne abbiano un'altra e di  alternativo in giro è rimasto ben poco. Certo, ci sono le palme, la sabbia bianca, gli animali dei tropici, ma anche questi elementi hanno assunto caratteristiche morbide. L'esotismo é stato accuratamente limato via. L'ho già detto in un altro post, ma lo ripeto: non c'è niente di pericoloso, né animali ne piante (a parte il temibile Marcinelle tree, che è però guardato a vista). Tengono tutti comportamenti assai ammodo, flora e fauna non sono sguaiate come possono esserlo talvolta a quelle latitudini. Qualche lumaca più grande del normale, una foglia dalle sfumature insolite, ma insomma, eccessi non se ne vedono. 
Anche nell'accoglienza del visitatore, a Barbados non si esagera. Non esistono i mangiatori di turisti,  quelli che ti assalgono e ti rapinano nei prezzi, quelli che per la globalizzazione ti spiattellano 'spaghetti bolognaise' o fettuccine Alfredo, incuranti del ridicolo gastronomico che propongono. Nessuno prova a venderti cianfrusaglie per strada o nei banchetti, nessuno propone il Colosseo come nuovo. 
Come si conviene agli inglesi doc, che si scottano e sono terrorizzati dagli effetti del sole, le spiagge sono deserte. Non si sa perché, ma nessuno le frequenta. Nemmeno quelli che la pelle ce l'hanno scura. Preferiscono il bordo piscina, anche se la spiaggia di sabbia bianca e finissima con pezzetti di corallo e pesci a iosa è a un metro. Questo resta un autentico mistero. In compenso, il mare è popolato da rumorosissime moto d'acqua, calabroni che sfrecciano velocissimi e, appena vedono anima viva sulla spiaggia, si precipitano a chiedere se vuoi fare un giro. Usano questi mezzi di locomozione come attrazione turistica, ma anche per andare da qui a lì, con gran fracasso. Se anche non si avvicinassero per proporre le loro gesta, non si potrebbe non normali per l'inquinamento acustico. Per fortuna non sono così numerosi. 


Molto british anche la gita per nuotare con pesci esotici e testuggini. Le barche sono modernissime e super attrezzate. Niente trascuratezza nelle misure di sicurezza o igiene traballante. Le attrezzature sono nuove e tutto è degno del publico inglese e americano che frequenta l'area. Il dettaglio è che dalle 10 di mattina, la ciurma comincia ad offrire cocktail e altri alcolici a ripetizione. Gratis. Cioè, compresi nel prezzo della giornata. E questo flusso ininterrotto di bevande a piacere risveglia la sete ancestrale anglosassone. Ho visto donne bere 20 punch al rum, seguiti o mescolati o preceduti in geometria variabile con lo stato di coscienza e il carattere dell'individuo, da vino, birra, whisky e ogni altra diavoleria. Gli uomini sono si fanno ovviamente lasciare indietro. 
Di certo non posso essere io a fare la morale astemia. E tuttavia, qui si esagera. E infatti, lo spettacolo a un paio di ore dalla partenza, era di parecchie persone barcollanti, alcune anche sostenute a braccia dai marinai. Altre hanno accusato un improbabile mal di mare per giustificare lo stomaco esausto. Beh, per fortuna non tutti si sono sfrenati così. E la gita è stata molto bella lo stesso. Emozionante nuotare tra le tartarughe marine e esser circondati da pesci tropicali fitti fitti, un sacco di specie, un tripudio di colori scintillanti in movimento. 


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