Da giovedì 4 febbraio possiedo un'auto. Una Opel Adam, grigia e nera per la precisione. Una novità assoluta, dopo oltre vent'anni di macchine altrui. L'ultima, una vecchia Suzuki rossa ormai sbiadita, di mia madre, aveva così tanti acciacchi da non essere più affidabile. Tremava e scricchiolava ad ogni giro di ruota, ogni buca un tormento. Ma davvero mi è spiaciuto lasciarla lì, nel parcheggio dell'Autoimport pronta per l'eutanasia. Fa un effetto strano.
La nuova é grigia, un po' muscolare, non di moda, la conoscono in pochi, molto moderna, piena di optional e diavolerie divertenti. Per esempio, ha un sistema satellitare di serie, attraverso il quale si può sempre dialogare con un operatore e ricevere assistenza: dal carro attrezzi al ristorante o farmacia in ogni città. L'ho provato e ho parlato con tale Matteo, spiccato accento sardo, super professionale e efficiente. Ha concluso la telefonata con un "chiami quando vuole", che mi ha fatto venire voglia, così per ridere, di spingere quel pulsante sul tetto della macchina per dire “Oggi mi sento sola”, oppure "mia figlia non mi risponde, che faccio”. Insomma, una specie di psicanalista da quattro ruote.
Scherzi a parte, la nuova arrivata comporta un sacco di novità. Intanto, è stata 'battezzata' subito subito: appena presa, venerdì, l'ho parcheggiata sotto casa, sulle strisce blu, e la mattina dopo già ho trovato la multa. Ho dimenticato che lei non ha ancora i diritti civili del quartiere. Quindi, i giorni successivi è stata ferma in un posto ideale, all'ombra delle telecamere di un palazzo vicino superprotetto e a portata di occhi della mia finestra. Come se questo cambiasse qualcosa nella strategia di un eventuale ladro. Vabbè, sono cose viscerali, non si possono argomentare...
Ho scoperto che avere il bollino di quartiere è facilissimo. Si può fare online e funziona pure. Anzi, se poi si telefona alla agenzia per la mobilità, c'è qualcuno che risponde con una voce umana, entra nel sistema e ti conferma lo stato della pratica. E poi, il tagliando arriva davvero a casa in pochi giorni. Stupefacente.
Chiuso il capitolo burocrazia (spero), un'auto affidabile dà la sensazione di possibilità infinite. Apparirà banale ai più che considerano normale avere un'auto, ma chi ci é passato può capirmi. Adesso posso andare a Capalbio senza aspettare un passaggio o qualche anima buona che mi venga a prendere alla stazione. Posso decidere su due piedi una meta e raggiungerla. Anche a suon di musica, visto che finalmente c'è una radio in macchina. Come dice Flaminia, traducendo direttamente dall'inglese, “una lussuria”.
La cosa più strampalata che ho fatto è stata comprare un panno per la carrozzeria e ... Usarlo!!! Cose davvero di altri mondi. Non credo di aver mai pulito una macchina in vita mia. Ho anche considerato la possibilità di portarla a lavare, dopo le ultime piogge sahariane, ma questo si è dimostrato troppo per me. Tanto più che, dopo averla lustrata ben bene, il giorno dopo ha piovuto ancora sabbia e quindi... Benvenuta, ma ti devi adattare .
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