martedì 8 luglio 2014

Compleanno al Cinnamon Wild lodge




8 luglio. Compleanno di Flaminia. 21 anni. Non potevamo non trascorrerlo che in una 'splendida cornice', quale che fosse. Abbiamo scelto il Cinnamon Wild Lodge, nel bel mezzo del Yala national park. Resort lussuoso, bungalow sparsi nella natura, scimmie, scoiattoli, cervi e cinghiali sulla porta  di casa. Divieto assoluto di uscire la notte non accompagnati per possibili incontri troppo ravvicinati con gli elefanti. Ho già mostrato il warning... La piscina affaccia sul lago dove si rinfrescano coccodrilli, gru, fenicotteri e bufali. Dalla terrazza dell'aperitivo il tramonto fa arrossire cielo e terra che nemmeno con il photoshop. In sintesi, un paradiso terrestre attrezzato.  Il tutto per 70 euro a notte. La stanza, non a persona. Per dire. 
Scoiattolo che ispeziona i tavoli della colazione. In fondo a sinistra. E' un po' piccolo ma con il telefono meglio non si fa. 




La giornata trascorre nell'ozio più assoluto. Ovvero, il giorno ideale per la festeggiata. La piscina offre tutto il desiderabile. Un sole fortissimo  già ha lasciato belle impronte sulla sua pelle inglese, il vento spazia tra nuvole e alberi, i libri interloquiscono con noi e si intrecciano alle chiacchiere finalmente non assediate dal tempo.
C'è anche un corvo che si è voluto per forza intromettere mirando tutti i suoi bisogni si di me. E rideva pure dal suo ramo... 

E dopo una giornata di nullafacenza totale, contrassegnata da ben tre pasti (di solito ne facciamo solo uno la sera, di giorno niente. Ne' colazione, ne' pranzo), night safari. Cioè, giro in jeep nella jungle con occhiali infrarossi. Mai usati prima. Mi sentivo molto 'in missione'... Abbiamo visto (si fa per dire)  cinghiali addormentati, lepri sveglie, antilopi e un certo mouse deer, che chissà cos'è, ci abbiamo creduto sulla parola perché anche  con gli infrarossi per me era soltanto un paio di occhi brillanti nella notte. Oggetto di controversia invece un altro avvistamento: io per un secondo ho visto chiaramente il leopardo. Il ranger sosteneva che era un felino più piccolo, una sorta di gattone con le macchie. Non so. Io ci giurerei, però capisco che ai bordi del parco nazionale è un po' improbabile. In compenso, è certo l'avvistamento di sassi dello Sri Lanka addormentati, alberi fermi, come paralizzati dalla paura... Vabbe', ci è preso a ridere. Comunque è stato molto divertente. 
Al rientro, la mia sorpresa. Dopo cena, avevo ordinato una torta per Flaminia e sono arrivati a portarla i camerieri cantando 'Happy birthday'. Un po' una americanata, ma è stato carino.  Io mi sono goduta la sua totale sorpresa e lei pure. Che volere di più? 

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