No, non è pubblicità, ma meraviglia pura. Questo hotel a 60 Km da Colombo merita una menzione speciale. Trovato per caso, girovagando in un posto improbabile chiamato Bentota, tra alberghi catapecchia e resort da 300 dollari a notte. Arriviamo dopo scoraggianti tentativi a questo Amal Villa, segnalato dalla Lonely planet come medio. Il tizio della reception ci porta a vedere questa meraviglia: villa praticamente privata ( non c'è nessun altro) con piscina, gli alberi brulicano di scoiattoli e uccelli, scimmie, orchidee fiorite aggrappate alle palme.
Accesso al mare privato, (previo attraversamento della ferrovia, ma qui è considerato normale) con spiaggia attrezzata e nessunissimo a perdita d'occhio.
La stanza è una suite, il ristorante di chiara fama. Altra opzione, stanza nell'hotel vero e proprio, stesso standard. Stringo forte occhi e orecchie in attesa del prezzo: ridicolmente basso per la stanza, qualche dollaro in più la suite. In più, si tratta di mezza pensione per due. Poiché la stanza mi sembrava già meravigliosa, lotto strenuamente con Flaminia per la soluzione più economica. Comunque per due notti, un po' di risparmio c'è, strilla il mio cc. Scegliamo quindi la stanza. Ma, ahimè, non funziona l'aria condizionata in tutta la palazzina... Quindi, upgrade... E siamo in questo paradiso terrestre. La piscina alle spalle ha la giungla. C'è una scimmia che salta da una palma all'altra.
Mentre passavamo è caduta una noce di cocco e l'inserviente si è precipitato a raccoglierla e aprirla per noi. Cena con aragosta scelta direttamente dalla vasca e colazione apparecchiata nella veranda davanti alla stanza. Vabbe', scusate, e quando mi ricapita????
Il rovescio della medaglia arriva il secondo giorno, quando a cena devo prendere atto che tutto ciò che esula dall'equivalente della nostra minestrina, è extracharged. Così, alla fine mi ritrovo un conto come se avessi pagato la cena a parte. Anzi, in pratica ho pagato la cena a parte.
Comunque questo fa parte della filosofia dell'isola. Una politica un po' miope dell'arraffare il possibile subito, senza pensare a costruire una reputazione di accoglienza superiore. Esattamente quello che ho constatato a Roma, in centro, quando sono venuti i miei amici tedeschi e canadesi. Quindi, perché meravigliarsi?
P.s. Faccio parziale autocritica. Quello che ho detto sull'atteggiamento dei locali è vero, però, a conti fatti mi rendo conto di essere caduta in pieno nella sindrome del viaggiatore... Il tutto è costato una cifra irrisoria. Potessi spendere così a Roma....
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