sabato 12 luglio 2014

Tuktuking in Colombo




Me lo ricordo perché, da sempre a mia memoria, è il compleanno della mia amica Lucia: il 12 luglio 2013 è stato, secondo uno studio pubblicato da Corsera, il giorno più felice dell'anno. Per il 2014 non saprei. 
Ma è luna piena e in Sri Lanka si celebra Perahera, una delle feste più importanti. Noi siamo a Colombo, a due passi dal tempio che è uno dei  punti focali dell'avvenimento. C'è una processione lunga almeno due ore. Traffico deviato. Sedie di casa sul lungolago. Le scuole dell'isola hanno mandato una delegazione, ciascuna con la sua 'divisa'. Tutte coloratissime, tutte diverse, tutte spettacolari. I ragazzi e le ragazze cantano e suonano camminando e sorridono a tutti. 
    

    
È stato il nostro impatto con Colombo e il primo approccio pratico con i tuk tuk. Molto divertente. Il primo, un simil napoletano super scafato, ci ha portato nel mezzo della via Sannio locale, che tuttavia lui giudicava alla stregua di via Condotti. 

    
Abbiamo fatto due passi. Devo dire che ho trovato estreme similitudini antropologiche tra i guidatori di tuk tuk dello Sri Lanka e i taxi driver del Costarica (su di loro c'è un post precedente, tipo di settembre). Intanto molti di questi come di quelli inesplicabilmente vestono da calciatori per lavorare. E poi, mentre quelli come un tic ripetono 'taxi taxi' a tutt'andare, questi ti si affiancano e insistentemente propongono i loro servigi. Ma, santo cielo, se mi serve un tuk tuk, alzo una mano e lo fermo, no? Una filosofia lavorativa inspiegabile. 

    
Comunque, il nostro secondo driver, pur non essendo  un ragazzo, secondo noi era al suo primo giorno di lavoro. La sua Apetta in perfette condizioni, lui che si destreggiava nella città peggio di noi. Totalmente inconsapevole. Chiedeva a tutti: polizia, pedoni, gente varia. Così ero capace pure io... Occasione tuttavi di vedere il lungomare e altre amenità. Sulla spiaggia la sera si raduna una folla: mangiano, bevono, liberano aquiloni. 

    

    
    
Alla fine però abbiamo mollato il driver e, come collezioniste pazze, appena scese ne abbiamo preso un altro che in dieci minuti e con piglio sicuro ci ha portato back home. 
Bello, il nostro hotel. Un po' strano però. La birra la puoi bere solo in camera, non al ristorante. E prima del tramonto non te la portano. Non è ramadan, non sono musulmani. I musulmani di Nuwara Elia ci avevano detto di andare a comprare i nostri drink all'angolo e di portarceli in camera. No, qui non è così. Si può bere in camera, ma a certe condizioni/ore.  Non si districano abbastanza per spiegarlo in inglese. Qualcosa a che vedere con la luna piena e la cerimonia al tempio a due passi. 

    

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