Ecco per esempio -in tempo reale- adesso sono stata approcciata da uno di questi tassisti, impropriamente vestito da calciatore, che vuole assolutamente parlare con me. In spagnolo. È pure dell'Inter. Mi pare proprio troppo. In piu mi ha appena chiesto se viaggio con le mie figlie. essuvvia, sarai anche un tassista vestito da calciatore, ma un po di tatto.... :)
Dulcis in fundo, mentre mi intrattiene passano tre americani e lui, senza interrompere la cosiddetta conversazione con me, come stanco intercalare li apostrofa con il 'taxi, taxi' di rito.
Sostiene che il nostro van, in effetti in ritardissimo, non verrà (ergo, venite con me) ma quando gli ho detto che deve avere i soldi anche lui ha convenuto che arriverà.
Io questo Moncho che ci fa da driver lo detesto cordialmente. Che mi ha fatto? Niente ma è la sottospecie in negativo della caricatura del napoletano anni '60. Fanfarone, maschilista, galletto, intrallazzone, mani in pasta ovunque.. Vabbe' mi sono accorta che potrei sfornare altri mille improperi, quindi smetto.
Così e' andata a finire: Moncho non arrivava così Janina ed io siamo andate a cercarlo e lo abbiamo trovato all'ombra di una palma con il suo pulmino imbottito di gente all'inverosimile fin sul tetto, con tavole da surf, seggiolini da neonato (senza neonato per fortuna) pacchi, pacchetti, fagotti, cianfrusaglie sparse. Per noi posti riservati, in una specie di apartheid assai surreale. Il prezzo concordato per avere noleggiato il van solo per noi e', guarda caso, rimasto invariato... :) spiegazione: quella è la mia famiglia, mica paga... Vabbe'...
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